22/03/2022 VIGONZA – Con l’aggravarsi del conflitto, stanno aumentando i rifugiati in fuga. Reduce da una tre giorni tra Polonia e Ucraina, il console onorario Marco Toson lancia l’allarme: «Abbiamo visto solo la punta dell’iceberg. Molti pullman sono già diretti in Veneto». || E’ rientrato da una missione di tre giorni per toccare con mano la gestione dei tre hub in Polonia, dei due in Romania e dell’ultimo in Ungheria Marco Toson che si è recato anche a Leopoli, nella martoriata terra ucraina, per capire da chi sta vivendo il dramma cosa serve e come poter gestire l’arrivo di donne, bambini e anziani rifugiati. Intanto la fuga avviene come si può: in auto, in pullman, su treni che impiegano giorni ad attraversare il Paese. 62.000 i rifugiati in Veneto attualmente ma siamo solo all’inizio. Chi è giunto sinora aveva una meta, un familiare, un amico. Chi arriva adesso non ha niente. Nel frattempo in Italia si può fare molto, ma deve essere ben organizzato. Il fai da te rischia di fare peggio o possono esserci dei furti lungo la strada, ripete il console Toson. Per questo Hope Ucraina sta lavorando a pieno regime e dialogando con il governo italiano e ucraino. Sul sito Hope Ucraina gli indirizzi degli hub di raccolta come la possibilità di offrire una propria disponibilità a lavorare come volontari. – Intervistati MARCO TOSON (Console Onorario Ucraina) (Servizio di Chiara Gaiani)
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