26/03/2022 SAN GIORGIO IN BOSCO – Ancora multe ai pastori che conducono il loro gregge sulle vie della transumanza, ancora polemiche. Dalla Coldiretti un testo di legge ad hoc per la tutela di una pratica diventata nel 2019 patrimonio immateriale dell’Unesco. || Era il 2018 ma non era di certo nuova la battaglia di Bobo Miatello, allora sindaco di San Giorgio in Bosco, contro i greggi di pecore che attraversavano il suo territorio lordandolo e danneggiando l’asfalto tanto da mettere mano a un atto pubblico e a convincerlo a firmare un’ordinanza ad hoc per impedire il passaggio delle greggi lungo le strade del comune dove oltre alla sporcizia si registravano spesso anche incidenti. Sopita per anni, si torna a parlare di danni della transumanza nell’Alta Padovana dove un gregge in transito è stato multato dalla polizia locale del distretto proprio per gli escrementi lasciati lungo il percorso che oltre ad aver causato alcuni incidenti hanno costretto l’amministrazione a frettolosi lavori di pulizia. Gioia per gli occhi di molti, soprattutto per i più piccoli, il lento andare delle greggi guidate da pastori nomadi è molto più che una tradizione secolare. A scendere in campo a fianco dei pastori arriva per questo Coldiretti che attraverso Chiara Bortolas, presidente regionale di Donne Impresa, ricorda come la transumanza, festeggiata e celebrata in molti comuni veneti, sia dal 2019 Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Per questo Coldiretti ha promosso un testo di legge ad hoc che tuteli le vie millennarie dei pascoli, spesso cancellate dal cemento, annunciando anche i lavori per la stesura dei primi tratturi veneti. (Servizio di Chiara Gaiani)
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