22/04/2022 PADOVA – Non c’è pace per gli utenti dell’Ulss 6 Euganea. Dopo l’attacco hacker dello scorso dicembre, nei giorni scorsi sono state recapitate migliaia di lettere con i certificati di esenzione agli indirizzi sbagliati. || Le indagini da parte dell’Ulss 6 Euganea sono in corso ma in settimana si è registrata una fuga di migliaia di dati sensibili di utenti residenti nel padovano. Sono quelli contenuti nelle lettere con i certificati di esenzione recapitati a indirizzi sbagliati. Si tratta in particolare dell’invio delle certificazioni di tipologia 7R2, quelle relative agli utenti di età inferiore ai 6 anni o superiore ai 65 appartenenti ad un nucleo familiare avente un reddito complessivo lordo riferito all’anno precedente non superiore ad Euro 36.151,98. Le lettere sono arrivate in tutta la provincia tanto che sui social si sono moltiplicati gli avvisi di ricerca: «Ho ricevuto il certificato di… cerco chi ha ricevuto quello di mio figlio o mia figlia». L’Ulss 6 Euganea sul fatto sta compiendo le verifiche e assicura che si muoverà a tutela dei soggetti interessati. Un fatto che riapre la ferita apertasi lo scorso 3 dicembre quando scattò l’attacco hacker che paralizzò dal punto di vista informatico l’Ulss per più di un mese. I pirati avevano chiesto un riscatto e, scaduto l’ultimatum il 15 gennaio, pubblicato nel dark web oltre 9000 file rubati per lo più documenti di carattere amministrativo e gestionale, come procedure, verbali, regolamenti e disposizioni interne ma ci sono anche file con dati personali e sanitari, riguardanti l’ospedale di Schiavonia. (Servizio di Chiara Gaiani)
videoid(JcJiv-ROT44)finevideoid-categoria(servizio_tg)finecategoria