22/04/2022 PADOVA – Le scritte no vax comparse a Padova con minacce al presidente del Veneto Zaia e al sindaco Giordani. La procura ha aperto un fascicolo, continuano le indagini dei carabinieri. || E’ questo simbolo rosso con le due vv all’interno di un cerchio, il legame tra le scritte comparse a Padova e Venezia nella notte tra martedì e mercoledì con altre azioni simili compiute in Italia. Nella città del Santo, la procura ha aperto un fascicolo di indagine. I carabinieri, che in Via Turazza nella sede dell’agenzia delle entrate, hanno fermato due persone, un 36enne originario di Faenza e un 37enne foggiano, entrambi residenti a Ravenna, sono al lavoro per capire se siano gli autori anche delle scritte comparse nella sede di Azienda Zero e nelle pareti delle facoltà di Biologia, Matematica ed Economia o se in città nella notte abbiano agito altre persone. Una galassia che in Italia raggrupperebbe circa ventimila persone quella legata a Vivi, con gli affiliati che si definiscono “guerrieri” e si tengono in contatto via social soprattutto attraverso la piattaforma telegram. Indagini padovane che si intrecciano con un fascicolo aperto dalla procura di Firenze. In città, su input della prefettura, sono stati potenziati i servizi di vigilanza nei confronti del sindaco Giordani e dei luoghi colpiti. Intanto i carabinieri stanno passando al setaccio le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza. (Servizio di Chiara Gaiani)
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