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PADOVA | TENTATO FEMMINCIDIO ARCELLA: CONVALIDATO L’ARRESTO PER STEFANO FATTORELLI

13/05/2022 PADOVA – Interrogatorio in carcere per Stefano Fattorelli. Resta in cella l’uomo che martedì ha tentato di uccidere la moglie da cui si stava separando, il giudice infatti ha convalidato l’arresto || Solo la forza di volontà di una donna che vuole vivere a tutti i costi e il fatto di trovarsi una casa con possibilità di fuga. Questo ha permesso alla 51enne operatrice sanitaria aggredita dal marito ora in carcere di salvarsi. Stefano Fattorelli accusato del tentato omicidio della moglie da cui si stava separando, non ha colpito la donna solo alla schiena con una coltellata, ma le ha inferto numerosi colpi anche al torace e in una zona molto vicino ai polmoni, colpi in grado di uccidere. Prima di crollare a terra la 51enne ha lottato fuggendo nelle stanze della casa e riuscendo ad aprire il portone d’ingresso per dare l’allarme ai vicini. Sul suo corpo molti lividi prova tangibile di una collutazione. Un’aggressione che sembra una fotocopia di quella che Stefano Fattorelli mise in atto nel 1999 quando uccise la sua compagna di allora, Wilma Marchi 50enne aspettata fuori da un cimitero di Grezzana nel veronese fatta salire in auto e uccisa con 33 coltellate. Per questo delitto aveva scontato 6 anni di carcere, poi nel 2011 era tornato in cella con l’accusa di stalking nei confronti di una psicologa del carcere che si occupava della sua rieducazione e con cui aveva allacciato una relazione.Ora le condizioni della 51enne sono stabili, ma ancora gravi, nonostante sia stata sottoposta ad un delicato intervento chrirugico. La storia con l’attuale compagna, si era conclusa da poco, intorno il 20 aprile, in questo periodo inziano a comparire sul profilo fb dell’uomo messaggi infamanti e carichi di odio, un’escalation culminata con l’aggressione di martedì all’interno della loro abitazione di via Cafasso all’Arcella. Visti i precedenti questa mattina il giudice – dopo l’interrogatorio di garanzia avvenuto al Due Palazzi – ha convalidato l’arresto con la custodia cautelare in carcere. Una misura che il pubblico ministero aveva chiesto fin dalle prime ore del fermo. (Servizio di Valentina Visentin)


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