13/06/2022 CAMPOSAMPIERO – Dopo 59 anni è tornata sulle strade percorse dal Santo, la rievocazione storica del Transito di frate Antonio che sentendosi vicino alla morte desiderò tornare nel 1231 da Camposampiero, dove si trovava, a Padova. Duecento i figuranti che hanno ripercorso il cammino. || La statua che rappresenta Antonio morente sul carro, i buoi attaccati e pronti, alcuni fedeli che stanno scorgendo un nuovo giorno sorgere in una domenica di festa, i duecento figuranti, in costumi medievali, accanto al frate Santo. E’ l’alba del 12 giugno quando dal santuario antoniano della Visione di Camposampiero parte il corteo pronto a ripercorrere i venti chilometri che separano la città da Padova. Era il 1231 quando Antonio, a Camposampiero ospite del signore della città Tiso per riposarsi dopo le fatiche della predicazione quaresimale, sentendosi vicino alla morte chiese ai confratelli che erano con lui di tornare a Padova. Caricato su un carro, Antonio partì. Quelle strade sono state ripercorse con frate Antonio da duecento figuranti. Un transito realizzato solo tre volte nella storia nel 1931, nel 1946 e nel 1963 che, in questa festa dopo gli anni della pandemia, suona come uno straordinario segno di benedizione. E’ fra Valentino Maragno, guardiano del convento di Camposampiero, a impartire la benedizione su tutti i figuranti pronti a ripercorrere le strade fatte dal Santo che in suo onore sono denominate a partire dalla strada del Santo che attraversa il centro della città di Camposampiero. Prima tappa per una benedizione e un saluto, l’ospedale di Camposampiero. Dopo cinque tappe con la benedizione lungo i comuni toccati dal percorso Borgoricco, Campodarsego, Cadoneghe, l’arrivo del corteo all’Arcella dove Padova ha accolto il suo santo sciogliendo le campane della città della tradizionale concerto. (Servizio di Chiara Gaiani)
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