15/09/2022 PADOVA – Arrivano in Questura quattro opere d’arte dei Musei Civici Eremitani saranno a disposizione dei cittadini che si recheranno negli uffici della polizia di Stato e le potranno ammirare || La Questura non solo luogo di legalità ma anche di arte e bellezza. E così la sala di palazzo Wollemborg che ospita gli uffici della polizia di stato diventa la casa di quattro dipinti dei Musei degli Eremitani che si trovavano da anni nei depositi e che grazie alla collaborazioe tra la Questura e il comune di Padova hanno trovato una nuova collocazione. Dopo il restauro dell’affresco del Pendini che troneggia nell’ufficio del Questore, queste opere d’arte del settecento abbelliscono la Questura. Si tratta di una “Maddalena penitente” del 1600, una copia del “Giudizio universale” di Michelangelo di fine 1500 “Il mito di Niobe” del 1600 attribuito al pittore marchigiano Giuseppe Diamantini e una spettacolare veduta di Prato della Valle. – Intervistati ANTONIO SBORDONE (Questore di Padova), ANDREA COLASIO (Assessore alla Cultura del Comune di Padova) (Servizio di Valentina Visentin)
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