15/11/2022 PADOVA – L’ordinanza anti-alcol a Paodva discussa ieri in commissione consiliare crea delle divisioni, gli esercenti “vengano tutelate le attività” || L’ordinanza anti-degrado che limita alle ore 20 la vendita delle bevande alcoliche per asporto all’interno delle mura di Padova sta creando un po’ di divisioni all’interno della maggioranza in consiglio comunale. Ieri durante la commissione consigliare sicurezza la consigliera di colazione civica Chiara Gallani ha espresso la sua contrarietà al provvedimento. “In aula ho portato una sostanziale contrarietà alla scelta di intervenire con restrizioni, limitazioni e conseguente uso privatistico del centro, abbandonando la politica del dialogo, della proposta di strumenti utili a evitare le conseguenze dannose, anziché chiudere a prescindere” ha scritto la consigliera Gallani sottolinenando la vena di proibizionismo che a suo dire si rileva nell’ordinanza. Da un lato la salute dei residenti delle piazze e del Portello che da anni chiedono delle limitazioni alla movida troppo rumorosa, da lato la nutrita popolazione studentesca e giovanile in città che ha bisogno di spazi di aggregazione. Da parte sua l’assessore alla sicurezza Diego Bonavina non definisce l’ordinanza proibizionista e spiega che servirebbe maggiore educazione dei giovani. Le associazioni di categoria di baristi e gestori di locali non contestano l’ordinanza ma chiedono che venga rivista per tutelare le loro attività. – Intervistati FILIPPO SEGATO (Segretario di Appe Padova) (Servizio di Valentina Visentin)
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