11/01/2023 PADOVA – Visite in ambulatorio a lume di candela. I medici di base di Padova e del Veneto si sentono “al lumicino” e sollecitano la Regione dare loro più risorse e meno carichi di burocrazia, per offrire un servizio migliore e denunciano: sono stati preferiti i privati. || Una mole di lavoro sempre più grande, ma lasciati soli dal servizio sanitario. Lo denunciano i medici di base di Padova e del Veneto: non chiedono aumenti di stipendio ma più considerazione; vorrebbero risorse per l’organizzazione degli ambulatori: per poter pagare ad esempio una segretaria, o un infermiere; poter offrire più servizi. Dal maggio scorso la FIMMG del Veneto chiede un tavolo alla regione per avviare dappertutto, ad esempio, la medicina di gruppo che offre ambulatori aperti per quasi sette giorni la settimana e di avere il coraggio di fare un passo in avanti.La medicina di gruppo, dove attiva, riduce di molto gli accessi al pronto soccorso, rileva Crisarà; la diagnostica dal medico di base invece fa sparire le lunghe liste di attesa e gli spostamenti dei cittadini. Per entrambi i progetti ci sono ingenti finanziamenti dello Stato. – Intervistati DOMENICO CRISARA’ (FIMMG di Padova e del Veneto) (Servizio di Guido Barbato)
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