14/03/2023 PADOVA – Gli appalti pubblici attraggono le mafie, massima attenzione a Padova nei cantieri delle grande opere. Misura interdittiva antimafia per una ditta che aveva in subappalto alcuni lavori del cantiere della Pediatria || I tentacoli della malavita hanno provato ad avvinghiare le mura della nuova pediatria, ma sono stati estirpati in tempo. Il prefetto di Padova ha emesso una misura interdittiva antimafia nei confronti di una ditta edile i cui titolari hanno legami stretti di parentela con il clan Grande Aracri di Cutro, una delle più potenti cosche dell’Ndrangheta che già negli scorsi anni aveva tentato di infiltrarsi nelle’economia del nostro territorio. La ditta in questione aveva in subappalto i lavori di cemento armato del cantiere per la realizzazione del nuovo Polo di Salute della Mamma e del Bambino, lavori per circa 490 mila euro, finanziati da fondi del pnrr.L’appalto dei lavori della Pediatria sono stati affidati all’impresa Setten Genesio di Oderzo scelta dopo una gara e verificata dall’Anac. Alcuni lavori sono stati poi subappaltati e i nomi delle aziende – come avviene nei grandi lavori pubblici – comunicati alla Prefettura. La ditta calabrese interdetta aveva iniziato i lavori nel novembre del 2022 e subito erano scattate le verifiche del tavolo permanente della legalità istituito in prefettura e che riunisce le forze dell’ordine. La misura interdittiva impedisce all’impresa di avere rapporti con la Pubblica Amministrazione e di poter beneficiare di fondi pubblici. Questo provvedimento è la triste conferma che Padova è una città molto appettibile per le infiltrazioni malavitose. Nei prossimi anni ci sono in programma grandi opere, le due linee tram, la nuova Questura e l’ospedale di Padova Est per citarne alcune. – Intervistati RAFFAELE GRASSI (Prefetto di Padova), SERGIO GIORDANI (Sindaco di Padova) (Servizio di Valentina Visentin)
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