16/03/2023 VIGODARZERE – Aveva vissuto a lungo a Padova Oleh Dozydenko, il 32enne ucciso da un mortaio nell’assedio alla città ucraina di Bakhmut. I compagni della squadra di calcio del Vigodarzere lo hanno ricordato con un minuto di silenzio. || Aveva trentadue anni Oleh Dozydenko. In Italia, dove era arrivato dalla città ucraina di Mariupol nel 2004, i suoi amici lo conoscevano come Aleksey. Studi a Padova, al Marconi, dove viveva la madre che aveva raggiunto in Italia, nella città del Santo aveva stretto profondi legami di amicizia. Un lavoro a Rovigo come magazziniere Amazon, l’estate scorsa ha deciso di tornare in patria per difenderla dall’invasione della Russia. Qui è stato ucciso il 3 marzo. Nell’assedio di Bahkmut l’auto blindata sulla quale viaggiava trasportando feriti è stata colpita senza lasciargli scampo. In Ucraina, dove è volata la mamma, oggi si celebrano i suoi funerali nella città di Ernivici. Qui lascia i fratelli che vivono ad Arsiero nel vicentino. A Oleh ha dedicato un ricordo anche la squadra di calcio del Vigodarzere che ha osservato nell’ultimo incontro un minuto di silenzio in sua memoria. “La follia umana della guerra ha portato via un ragazzo e ci ha tolto un componente della nostra famiglia. Sappiamo che, anche se non sarà a vederci a Terraglione, anche se per telefono non riusciremo a contattarlo, Alek starà tifando per la banda Gialloblù”. (Servizio di Chiara Gaiani)
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