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PADOVA | MORTO DOPO ESSERSI GETTATO NEL BRENTA: ARCHIVIATA INCHIESTA SUI POLIZIOTTI

16/06/2023 PADOVA – Tunisino morto dopo il tuffo nel Brenta per sfuggire alla polizia: archiviata l’inchiesta sugli agenti || L’inchiesta è stata archiviata, il caso della morte del 23enne tunisino annegato delle acque del Brenta lo scorso 10 gennaio sfuggendo ad un controllo di polizia è chiuso. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta di archiviazione fatta dal pubblico ministero nei confronti di due agenti del Commissariato Stanga che lo avevano inseguito per identificarlo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fsp di Polizia. Subito dopo che il corpo del 23enne era stato recuperato dalle gelide acque del fiume a Pontevigodarzere i due poliziotti erano stati accusati da alcuni amici del tunisino di averlo picchiato, fatti che non sono mai stati riscontrati. L’autopsia aveva confermato la morte per annegamento e non aveva rilevato ferite riconducibili a percosse, tant’è che il giudice ha chiesto l’archiviazione. Il 23enne mentre stava camminando lungo l’argine alla vista dei poliziotti iniziò a scappare gettandosi in acqua e annengando in pochi minuti a causa delle basse temperature e della forte corrente.Ora dopo l’archiviazione il sindacato Fsp agirà per vie legali contro chi aveva mosso le accuse contro i poliziotti. «Le farneticanti ed infamanti accuse lanciate da una presunta amica della vittima nei confronti di colleghi – ha scritto in una nota Maurizio Ferrara, segretario regionale Fsp Veneto – troveranno la giusta risposta nella denuncia che il sindacato si appresta a presentare alla autorità giudiziaria nei suoi confronti ma nel frattempo restano i danni morali e materiali che i poliziotti sottoposti a una ingiusta gogna mediatica hanno dovuto in questi mesi subire”. (Servizio di Valentina Visentin)


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