PADOVA – Strane presenze e lumicini che appaiono misteriosamente durante la notte di mezza estate. I ghosthunter padovani ci guidano all’interno della Specola e del Castello Carrarese sulle tracce del tiranno Ezzelino III da Romano || Nel buoio e nel silenzio che avvolgono le stanze del Castello Carrarese si ode un suono spettrale. Solo una piccola torcia e le immagini della telecamera con visore notturno documentano le ricerche sul campo del gruppo Ghosthunter di Padova che utilizza anche una strumentazione speciale per captare qualsiasi rumore. L’associazione culturale che si occupa di studio delle attività paranormali ha iniziato qualche tempo fa a cercare di inviduare misteriose presenze nell’antico castello e della sua Torlonga.La storia del Castello Carrarese percorre i secoli. Durante Ezzelino III da Romano ci furono le prigioni dove il tiranno richiudeva i suoi nemici, poi in epoca carrarese divenne fulcro della difesa militare, passò nelle mani della repubblica Serenissima di Venezia e in epoca napoleonica divenne carcere e così rimarra fino al secondo dopoguerra. Oggi è oggetto di un importante opera di restauro. Mentre la Torlonga nota anche come Specola è sede del dipartimento di Astronomia dell’Università di Padova. Tuttavia c’è chi sostiene che in certe notti si sentano grida spettrali e si veda qualcosa di strano affacciarsi alla finestra.Da qui l’interesse dell’associazione culturale Ghosthunter che vuole far conoscere i luoghi più misteriosi della provincia. Storie e leggende per scoprire una Padova a dir poco affascinante. – Intervistati ANDREA PUGLIESE (Associazione culturale Ghosthunter Padova) (Servizio di Valentina Visentin)