VENEZIA – Ospedali sotto stress, ma vie e piazze piene, soprattutto di domenica. Da qui lo sfogo di Zaia che striglia i veneti e chiama a raccolta i sindaci dei comuni capoluogo. “Basta assembramenti”. || “Per colpa di pochi, rischiamo di rimetterci tutti. Trovo imbarazzanti le foto che sono arrivate da ogni parte del Veneto”.Una domenica pericolosa quella vissuta da tanti, troppi, veneti, per il governatore Luca Zaia, che potrebbe avere ripercussioni anche sulla permanenza del veneto in fascia gialla. Zaia – oggi nel consueto punto stampa a Marghera – lo ha detto chiaro e tondo.L’appello, oggi più che mai, è quello di evitare assembramenti. La prospettiva chiara, i toni volutamente duri. “Si rischia il punto di non ritorno”, ha scandito il PresidenteE per limitare gli assembramenti la Regione incontrerà nelle prossime ore i sindaci dei comuni capoluogo per condividere una linea di intervento, non si esclude una nuova ordinanza.L’altro fronte aperto è con il Governo con la richiesta di interventi straordinari per accelerare le assunzioni.Altro capitolo, la contabilità dei tamponi con il Veneto che dalle prossime ore caricherà sulle piattaforme nazionali anche i test rapidi effettuati, circa 10 mila al giorno e si prepara a rendere operativa l’App Zero Covid Veneto destinata ai soggetti in isolamento. – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto), MANUELA LANZARIN (Assessore Sanità Regione Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)