23/10/2023 PADOVA – Non si sono mai fermate per tutta la giornata le ricerche di Ivan, il 16enne di origine ucraina, che non dà sue notizie da venerdì. Per tutto il giorno i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno sondato palmo a palmo il fondale del fiume Brenta. || L’ultima traccia di Ivan si perde qui, lungo le rive del Brenta ai confini tra Padova e Vigonza nel percorso che il sedicenne di origine ucraina, che vive ad Abano Terme con la sorella Oxhana, aveva iniziato a percorrere ogni giorno per tornare a casa dalla scuola di Noventa Padovana che frequentava. Sono le 16 di venerdì scorso quando la cella del suo smartphone viene agganciata. C’è anche un testimone, l’ultima persona ad averlo visto, che lo avrebbe notato camminare sulla passerella della linea ferroviaria. Da quel momento solo il silenzio che ha lasciato nella disperazione la sorella che ha diffuso le foto del sedicenne che al momento della scomparsa indossava una “felpa sportiva colore verde scuro, pantaloni verde acceso, le scarpe bianche, lo zaino ingombrante con lo stemma della Juve”. Sul fiume, ai confini tra i due comuni sono tornati al lavoro anche oggi i vigili del fuoco che scandagliano palmo a palmo il fondale del Brenta. Nel campo base i mezzi dei vigili del fuoco, presenti anche con le unità cinofile che hanno percorso e ripercorso la passerella della linea ferrata e tutta l’area circostante. E’ pomeriggio quando le telecamere di videosorveglianza del comune di Vigonza forniscono un indizio, un punto esatto su cui concentrare le ricerche. Un lavoro lento in cui le armi fondamentali restano la pazienza e la capacità di cogliere anche il minimo dettaglio. Nel frattempo la famiglia di Ivan aspetta notizie. – Intervistati DAVIDE POSENATO (Ispettore Sommozzatore Vigili del Fuoco) (Servizio di Chiara Gaiani)
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