PADOVA – Truffa agli anziani con la scusa del Covid. Raffica di segnalazioni alla centrale operativa del 113. In un caso una 90enne ha lanciato 4mila euro dalla finestra credendo servissero per acquistare farmaci per il nipote malato || Truffatori senza scrupoli approfittando dell’emergenza sanitaria hanno messo a punto un nuovo sistema di raggiro per derubare gli anziani. Raffica di truffe telefoniche a Padova molte con la scusa del parente malato di Covid. Dal congiunto ammalato che ha bisogno di aiuti economici per cure particolari anti-covid, ai finti operatori che con tesserini e divise false di Croce Rossa, Protezione civile, aziende sanitarie, impiegati del comune , entrano in casa offrendosi di fare tamponi o sanificare le stanze e razziano denaro e gioielli. Nella sola giornata di giovedì alla centrale operativa della Questura di Padova sono arrivate 9 telefonate da parte di altrettanti anziani ultraottantenni raggirati. Purtroppo due di queste sono andate a buon fine. In quattro circostanze la tecnica è stata sempre la stessa: il truffatore telefonico si è spacciato per la figlia della vittima che, avendo scoperto di essersi ammalata, ha chiesto ingenti somme di denaro per acquistare un costoso farmaco anti Covid. Una signora di 90 anni, invece, è stata chiamata da un finto nipote dichiaratosi ammalato e credendo fosse vero, ha inserito in un sacchetto diversi gioielli e 4 mila euro e, per evitare eventuali rischi di contagio, lo ha lanciato dalla finestra del suo appartamento in zona Arcella a una presunta amica della figlia giunta a ritirare la somma di denaro. Altre cinque segnalazioni di tentate truffe telefoniche hanno avuto invece come pretesto la richiesta di una ingente somma di denaro da parte del finto parente necessaria per pagare una cauzione a seguito di un grave incidente. La questura di Padova lancia l’appello a tutti i cittadini e in particolare agli anziani di diffidare degli sconosciuti, raccomandando di fare molta attenzione: non esistono medici o altre persone incaricate di fare controlli porta a porta senza una campagna preventiva di comunicazione, è importante rivolgersi al 113 e alle forze dell’ordine per segnalare comportamenti sospetti o situazioni di pericolo. – Intervistati MICHELA BOCHICCHIO (Dirigente Sezione Volanti Questura di Padova) (Servizio di Valentina Visentin)