PADOVA – Firmato nel cuore della notte il decreto legge che sancisce lo stop agli spostamenti tra comuni nei giorni clou delle prossime festività. I comuni si preparano a dare attuazione al provvedimento ma invitano i cittadini a usare il buon senso. || Saranno la faticosa fine di un anno che mai avremmo pensato di vivere queste festività che arrivano di gran lena ma che tutti festeggeremo in modo inconsueto. Il definitivo addio ai pranzi, sulle cene nessuno ci sperava più, fuori casa o dai parenti a Natale, Santo Stefano e il 1° gennaio è stato firmato da poche ore. Padova e provincia si preparano a vivere giornate difficili con le forze dell’ordine, in primis le polizie locali, chiamate a vigilare sull’applicazione del decreto che tenta di bloccare la potenziale terza ondata. «Ci vengono chieste restrizioni a cui non eravamo abituati – spiega Davide Moro, sindaco di Due Carrare – il Natale è una festa sacra, un momento per ritrovarsi in famiglia. Sicuramente faremo dei controlli però perché si deve scongiurare una terza ondata. Dopo di che serve buon senso». Una voce questa che arriva da un territorio, quello ai piedi dei Colli Euganei, che sta soffrendo in modo particolare. Così come la città di Padova orfana di turisti ma non solo. La regola è chiara però e andrà rispettata per questo in città sarà un Natale nel pieno rispetto del decreto come annuncia Diego Bonavina, assessore alla sicurezza del comune di Padova: «Ci saranno controlli, continueremo a farli, perché vediamo questa curva epidemiologia altalenante e dobbiamo continuare in questa direzione». – Intervistati DAVIDE MORO (Sindaco di Due Carrare), DIEGO BONAVINA (Assessore alla Sicurezza Comune di Padova) (Servizio di Chiara Gaiani)