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PADOVA | INFORTUNIO MORTALE ACCIAIERIE VENETE DEL 2018: CHIESTE 4 CONDANNE E 3 ASSOLUZIONI

21/02/2024 PADOVA – Ultima udienza per il processo per l’infortunio morte alle Acciaierie Venete del 2018, ecco le richieste fatte dal pubblico ministero. La sentenza prevista per il prossimo 19 marzo || Quattro condanne e tre assoluzioni queste le richieste fatte dal pubblico ministero ieri nell’udienza finale del processo per l’incidente mortale sul lavoro avvenuto il 13 maggio 2018 nell’impianto di Acciaierie Venete di Padova costato la vita a due operai Sergiu Todita e Marian Bratu travolti da decine e decine di tonnellate di acciaio fuso a 1600 gradi che erano colati da una siviera che si era staccata cadendo a terra come una bomba incandescente. Le richiesta di condanna più alta è stata fatta per il consigliere con delega all’esecuzione collaudi di Danieli Cranes spa dell’epoca Giancarlo Tonoli 4 anni e 4 mesi. Due anni e 4 mesi per Alessandro Banzato e Giorgio Zuccaro, presidente e direttore di Acciaierie Venete. Altri 2 anni e 4 mesi per Vito Plasmati amministratore delegato della ditta incaricata alla manutenzione degli impianti. Tre le assoluzioni richieste per un altro manager della Danieli Cranes spa e per il presidente e l’amministratore delegato di Danieli & C. Officine Meccaniche con sede a Buttrio in provincia di Udine. La sentenza del giudice è prevista per il 19 marzo prossimo. La caduta della siviera secondo la perizia tecnica discussa in aula è stata provocata dalla rottura di un perno che la tratteneva. La procura ha chiesto un risarcimento per le famiglie dei due operai deceduti e per un terzo rimasto ferito. (Servizio di Valentina Visentin)


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