TREBASELEGHE – Dalle autopsie sui corpi dei due fratelli è emerso comeil padre Alessandro avesse organizzato ogni cosa per portare a termine il suo folle piano omicida. Compreso lo sbarramento dell’unica via di fuga dalla casa di via Sant’Ambrogio a Trebaseleghe. || Francesca e Pietro accoltellati nel sonno da loro padre. Da quel papà che chissà quante volte da piccoli se li era guardati e riguardati mentre dormivano. Sorpresi nel sonno con Francesca che, a quanto emerge dall’autopsia eseguita del professor Giovanni Cecchetto dell’università di padova, si è difesa fino all’ultimo prima del taglio alla gola. Tanti, troppi i colpi inferti da Alessandro Pontin ai suoi ragazzi, che hanno trovato chiusa a chiave l’unica via di fuga, la porta di casa.Le tre autopsie sono sul tavolo del pm Sergio Dini. Il magistrato e gli altri inquirenti sono al lavoro per cercare di capire perché e cosa abbia spinto un padre a compiere la strage dei suoi stessi unici discendenti. L’ipotesi più accreditata è che IL 49enne volesse vendicarsi della moglie dall quale aveva divorziato alcuni anni fa. Gli inquirenti continuano a scavare nel passato dell’artigiano che ha gettato nella disperazione due famiglie e due comunità. Il pubblico ministero ha intanto autorizzato i funerali per esaudire la richiesta della mamma e dei nonni dei due adolescenti affinché fossero celebrati prima di Natale. (Servizio di Guido Barbato)