17/09/2024 TREVISO – Professore dell’alta padovana insultato da uno studente di un istituto superiore della Marca trevigiana perchè gay. Il caso viene archiviato perchè manca una legge ad hoc: «così si dà via libera ai ragazzi a comportarsi come vogliono con i professori» || Parla il docente, originario dell’alta padovana, 25 anni, vittima di insulti omofobi da parte di uno studente di un istituto superiore della Marca. E’ il professore a ritornare a quel giorno di un anno fa, lui è in classe insieme ad un collega, c’è un momento di confusione, i due insegnanti richiamano i ragazzi all’ordine, qualcuno protesta, uno di loro pronuncia la parola “finocchio”. Nella classe cala il silenzio, il professore scrive una nota disciplinare nei confronti dello studente. «Credo che i genitori l’abbiano letta ma non sono mai venuti da me. Nessuna scusa nemmeno da parte del ragazzo» racconta l’insegnante che dopo lunga riflessione ha deciso di denunciare l’alunno per oltraggio a pubblico ufficiale ma in assenza di una legge contro l’omobitransfobia il Tribunale non ha potuto fare altro che archiviare il caso: «così si dà il via libera agli studenti a trattare come vogliono i professori che non hanno nessuna tutela» aggiunge ancora il docente. «Finché impunemente si può offendere una persona lgbtqia+ non abbatteremo il muro della discriminazione. Tali espressioni offensive non colpiscono solo le persone lgbtqia+ ma anche i loro familiari, i loro amici, tutti e tutte coloro che sanno cosa significhi essere discriminati. Sì serve una legge che dica basta alle discriminazioni, che metta i cittadini sullo stesso piano» dice Paola Marotto, presidente del Coordinamento LGBTE Treviso (Servizio di Francesca Bozza)
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