PADOVA – Il Veneto da domani diventa zona arancione, ma il pd regionale chiede a Zaia di tutelare la regione dichiarando la zona rossa. Ecco le loro proposte || “Senza restrizioni il contagio non rallenta. Gli operatori ci dicono da più di un mese che non ce la fanno più e chiedono che il Veneto diventi zona rossa, al di là delle province, al di là delle preferenze politiche”. Lo ha affermato oggi Alessandro Bisato, segretario regionale del Pd, parlando ai giornalisti sul tema dell’emergenza sanitaria. “Al di là della scelta del Governo – ha proseguito Bisato – la Regione del Veneto può gestirsi, e il presidente Zaia deve decidere. I democratici si dicono portavoce del grido di aiuto che arriva dagli ospedali veneti. I posti letto nelle terpaie intensive sono risicati, e questo va anche a discapito di tutte le patologie gravi non covid. Il pd chiede a Zaia un intervento molto più selettivo di quanto fatto finora. Ecco le proposte avanzate dal capogruppo pd in regione Giacomo Possamai: “riaprire gli ospedali chiusi da tempo per i trattamenti non covid, stabilizzare i medici precari dei pronto soccorso, tamponi molecolari ai sanitari e agli operatori delle rsa”Sul fronte vaccini massima collaborazione, è necessario arruolare volontari per una somministrazione più veloce e capillare – dice il pd. – Intervistati ALESSANDRO LUIGI BISATO (Segretario Regionale Partito Democratico), GIACOMO POSSAMAI (Capogruppo Pd in Regione) (Servizio di Valentina Visentin)


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