24/03/2025 PADOVA – La battaglia giudiziaria di una padovana contro lo Stato per cambiare le regole che prevedono anche il cognome del marito nelle liste elettorali per donne secondo un decreto regio che vale ancora oggi. || Cinque anni fa Martina va a votare e scopre casualmente che dopo il matrimonio nelle liste elettorali del Comune di residenza è stato aggiunto il cognome del marito al suo nome. Si informa e scopre che questo accade ancora oggi nel 2025 per rispondere ad un decreto regio. Martina inizia così un procedimento giudiziario nei confronti del Ministero dell’Interno per far cancellare dalle liste elettorali il cognome del marito che, in base a una legge del 1967, deve essere aggiunto al nome di ogni donna coniugata e vedova. Un lungo iter giudiziario quello intrapreso dalla giovane di Ponte San Nicolò seguita da due avvocati.Il Cantiere delle donne che da sempre si batte per aiutare le donne a trovare la propria libertà, parità e spazio nel mondo ha riunito in una tavola rotonda istituzioni, universotà e politica che su questo fronte in maniera bipartisan sostiene la battaglia di Martina.Nel settembre 2024 il Ministero dell’Interno ha diramato una circolare interpretativa ) in materia di tessere elettorali affermando che il cognome del marito deve essere aggiunto alle tessere elettorali solo ove sia la donna stessa a richiederlo. La questione delle liste elettorali rimane però immutata. – Intervistati MARTINA ACAZI (Il Cantiere delle Donne), VANESSA CAMANI (Consigliere Regionale Partito Democratico), OLGA RILAMPA (Responsabile Dipartimento Pari Opportunità Lega Veneto) (Servizio di Francesco Rataj)


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