16/05/2025 MIRANO – Maltrattamenti al nido di Mirano. L’ex direttrice padovana è accusata anche di sequestro di persona nei confronti dei bimbi. La pm: “condotte disumane”. || Dai maltrattamenti al sequestro di persona. Il processo contro l’ex direttrice dell’asilo nido Hoplà di Mirano, la 55enne padovana Elisa Barbara Stella, ha visto un cambio di passo nelle richieste della pm secondo cui i metodi adottati dall’educatrice si possono configurare come privazione della libertà personale. Secondo le testimonianze di sette maestre, i bambini di appena due anni venivano alzati di peso per un braccio, pizzicati, strattonati, offesi. Poi c’era la “stanza della nanna” trasformata in una sorta di cella di isolamento: i bimbi più turbolenti potevano essere rinchiusi li per ore da soli al buio. Chi invece si dimostrava più difficile da gestire veniva chiuso in sacchi coprimaterasso, con la cerniera alzata senza lasciare libera neppure la testa. E’ proprio da qui che la pm ha voluto come ulteriore capo d’imputazione il sequestro di persona. Il caso era passato alla procura di Trento perché, tra gli iscritti al nido, figuravano anche i figli di un magistrato veneziano, uno dei genitori che ha sporto denuncia quando ha scoperto cosa succedeva all’interno della scuola dell’infanzia. (Servizio di Ilaria Marchiori)
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