23/05/2025 VENEZIA – Pioggia di cancellazioni e ritardi sulle linee ferroviarie del Veneto per lo sciopero nazionale indetto da USB ed SGB, con adesioni che hanno raggiunto anche il 70%. A Venezia cancellati moltissimi arrivi. Disagi anche a Padova. || Il tabellone degli arrivi è la migliore testimonianza degli effetti dello sciopero nazionale delle ferrovie in Veneto. Dei 18 treni previsti tra mezzogiorno e l’una, più della metà è stata cancellata: dieci su diciotto, tra cui due Frecciarossa in arrivo da Milano e da Salerno. Ma i disagi sono anche nelle linee a percorrenza regionale quelle utilizzate dai pendolari. Quando il treno non è stato annullato possono registrarsi ritardi che arrivano anche all’ora. Questa è Venezia. Ma situazioni di sofferenza si registrano ad esempio anche a Padova: lo snodo fondamentale della linee ferroviarie verso Milano e verso Bologna e Roma.Curiosamente le conseguenze dello sciopero dei treni a Venezia sono principalmente negli arrivi. Le partenze segnano sì cancellazioni, ma non nei numeri che si registrano per l’opposto senso di marcia. Come dire: da Venezia si può partire ma è difficilissimo arrivare, ed oggi gli operatori che controllano il contributo d’accesso non devono certo fare gli straordinari.Lo sciopero è stato indetto da due sindacati di base SGB e USB: il contratto di lavoro sottoscritto dai sindacati confederali non li soddisfa e a giudicare dall’adesione allo sciopero non sono soli. C’è poi un problema che riguarda tutti: le aggressioni sui treni. – Intervistati DANILO SCATTOLIN (SGB SINDACATO GENERALE DI BASE VENETO) (Servizio di Filippo Fois)
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