25/01/2021 PADOVA – Basso il numero di contagi tra docenti e personale dell’Università di Padova. Massiccia l’adesione alla campagna di monitoraggio con i test salivari che viene eseguita ogni quindici giorni. || I numeri sono più che confortanti: tra il 18 e il 22 gennaio all’Università di Padova sono stati più di duemila i test salivari eseguiti da docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo. Solo un campione è risultato positivo, lo 0,05 per mille. Il monitoraggio funziona spiega Rosario Rizzuto, rettore dell’Università di Padova: «Abbiamo accorciato il tempo dei test a due settimane e questo rappresenta una garanzia per chi fa parte della comunità accademica e per noi l’indicatore che le misure di sicurezza che abbiamo implementato funzionano». Negli screening fatti sinora sono stati al massimo una decina i positivi riscontrati, mai raggruppati nei posti di lavoro. Il piano vaccinale, che mette in sicurezza le persone più a rischio, dovrebbe farci guardare con più serenità al futuro, continua il rettore: «Certamente con il programma vaccinale e la riduzione del contagio che la stagione calda porterà, io penso che possiamo essere fiduciosi che il prossimo autunno sarà di tranquillità e di recupero pieno della nostra vita di relazione normale». Intanto la normalità, se pur nell’ambito di una formazione a distanza, va garantita agli studenti per cui tutti stanno lavorando: «Non possiamo e non vogliamo arrenderci all’idea – conclude il rettore – in cui rinunciamo ai tempi corretti della formazione. Noi dobbiamo portare gli studenti a laurearsi in tempo». – Intervistati ROSARIO RIZZUTO (Rettore Università di Padova) (Servizio di Chiara Gaiani)


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