11/09/2025 PIOVE DI SACCO – Udienza preliminare ieri in tribunale a Padova per la donna che quasi un anno fa a Piove di Sacco uccise la figlia appena partorita gettandola nel water. La 29enne è stata rinviata a giudizio, rischia l’ergastolo. || Verrà processa in Corte d’Assise con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal legame di parentela Melissa Russo Machado la 29enne che nell’ottobre dello scorso anno ha ucciso la figlia appena partorita affogandola nel water della stanza dove viveva sopra il club notturno “Il Serale” a Piove di Sacco. La donna è stata rinviata a giudizio, non era presente in aula, al momento dopo aver trascorso alcuni mesi ai domiciliari nella casa dei genitori a cassano delle Murge in Puglia ha l’obbligo di dimora nel comune barese. Per il pubblico ministrero Sergio Dini la ballerina italo-brasiliana sapeva cosa sta facendo ed era mossa dalla volontà di sbarazzarsi della figlia appena partorita. Un omicidio, non un incidente, quindi la 29enne non è stata accusata di infanticido dove la pena massima è di 14 anni. Melissa Russo Machado non potrà così beneficiare di riti alternativi e rischia fino all’ergastolo. Quando i carabinieri entrarono nella stanza sopra il night club all’alba del 29 ottobre del 2024 scoprirono l’orrore, la neonata nata perfettamente sana e al termine della gravidanza era stata gettata nel wc, Melissa Russo Machado aveva anche tirato lo sciacquone nel tentativo di far scomparire il corpo della bambina. L’autopsia ha chiarito che è nata viva e morta in seguito per annegamento. Secondo i periti, inoltre, la 29enne era lucida, capace di intendere e di volere mentre uccideva la figlioletta. (Servizio di Valentina Visentin)
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