04/02/2021 PADOVA – Sono oltre duecento le famiglie padovane che stanno vivendo l’incertezza sulla scuola superiore dei figli che volevano iscriversi a un liceo dopo la terza media. Dalle scuole un appello alla politica per una migliore programmazione. || Non dormono sonni tranquilli 268 famiglie padovane. I loro figli non sono stati accettati dalla scuola superiore scelta, un liceo: 117 le domande respinte all’istituto Duca D’Aosta, liceo delle scienze umane; 91 al liceo scientifico Nievo, 60 al Fermi. Numeri che si inquadrano nella generale tendenza degli studenti di Padova e provincia, il 52,4% dei quali in totale 4027 quattordicenni, hanno scelto un liceo per la loro formazione. Una montagna da scalare per le scuole che i sogni dei ragazzi sono abituate a cercare di coltivarli, non di spegnerli: «Serve una riflessione da parte delle scuole e dei decisori politici – spiega Alberto Danieli, dirigente scolastico dell’Istituto Superiore Duca d’Aosta – i ragazzi sono mal distribuiti per questo si deve ragionare sulle prospettive e su come gestire queste onde, in questo momento un mare agitato». Responsabile dell’edilizia scolastica delle scuole secondarie di secondo grado è la provincia che sta cercando di dare una prima risposta a questa emergenza: «Da qui a settembre – conclude Fabio Bui, presidente della provincia di Padova – dobbiamo recuperare aule per duecento, duecento cinquanta ragazzi, ma per fare questo servono risorse che noi dobbiamo trovare». – Intervistati ALBERTO DANIELI (Dirigente Scolastico Duca d’Aosta), FABIO BUI (Presidente Provincia di Padova) (Servizio di Chiara Gaiani)


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