05/02/2021 VENEZIA – Presentato oggi il nuovo protocollo per le scuole ma anche progetti che coinvolgeranno i più giovani per monitorare la circolazione del virus in ambiente scolastico ed extra scolastico || Novità in arrivo per le scuole, da lunedì infatti verrà applicato il nuovo protocollo in caso di positività in classe che di fatto riprende quanto già fatto a settembre con l’avvio delle lezioni: in presenza di un soggetto positivo in 72 ore verrà testata tutta la classe e se non ci saranno altri casi i ragazzi continueranno a a frequentare le lezioni in presenza. E a proposito di giovani il dipartimento prevenzione della regione ha condotto un attento monitoraggio sulla circolazione del virus in età scolare, dal nido all’ultimo anno delle scuole superiori e quello che ne è emerso è che oltre l’83% dei casi di positività riguarda le fasce di dai 18 anni in su. ”La scuola, spiega la dottoressa Francesca Russo capo dipartimento prevenzione della Regione Veneto, rappresenta una comunità ma non è l’unico ambiente dove può avvenire la trasmissione del virus” e a dimostrarlo anche i dati relativi al periodo dal 7 gennaio ad oggi: emerge che 1378 ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado risultano positivi, istituti però che hanno ripreso le lezioni in presenza solo da questa settimana: “questi soggetti, sottolinea la dottoressa Russo, non sono attribuibili alla scuola, questi contagi si sono verificati al di fuori”. Alla luce di questi dati sono stati creati in Veneto dei progetti innovativi e unici nel loro genere che riguardano i più giovani, a partire dalle ”scuole sentinella” che coinvolgeranno proprio gli istituti superiori: verranno scelte delle scuole a campione su base volontaria e testati i ragazzi, una sezione a settimana in modo da testare tutta la scuola periodicamente. L’obiettivo è di tenere sotto controllo la situazione epidemiologica e la circolazione del virus in ambito scolastico. Altro progetto di monitoraggio invece per i ragazzi delle medie: una classe per provincia, previo consenso dei genitori, verrà fatta una sorveglianza con autosomministrazione dei test in presenza di un operatore. Ma il dipartimento prevenzione ha deciso di uscire con – Intervistati FRANCESCA RUSSO (Capo Dipartimento Prevenzione Regione Veneto) (Servizio di Francesca Bozza)