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CASTEL D’AZZANO | STRAGE DEI CARABINIERI: ANCHE I VICINI DENUNCIANO PER DANNI I FRATELLI RAMPONI

27/11/2025 CASTEL D’AZZANO – Rese note le motivazioni del Tribunale del Riesame che lo scorso 7 novembre aveva respinto la richiesta di attenuazione della misura cautelare in carcere per due dei tre fratelli Ramponi responsabili della strage dei carabinieri di Castel D’Azzano || Oltre all’accusa di strage per l’uccisione di tre carabinieri, i tre fratelli Ramponi resposabili dell’esplosione di Castel D’Azzano nel veronese sono stati denunciati per danneggiamento da parte di alcuni vicini di casa. La violentissima esplosione del casolare avvenuta lo scorso 14 ottobre avvrebbe provocato danni anche alle abitazioni vicine. La denuncia emerge dalle motivazioni con cui il tribunale del Riesame di Venezia ha rigettato il 7 novembre scorso le richieste di un’attenuazione della misura cautelare per Dino e Franco Ramponi, detenuti alla Casa Circondariale di Montorio. Nelle motivazioni che negano i domiciliari ai due fratelli inoltre emergono le parole che il 25 settembre scorso, venti giorni prima della strage, avevano rivolto all’ufficiale giudiziario e ai carabinieri che erano andati per comunicare lo sfratto imminente. I fratelli avrebbero detto di essere pronti con le bombole per quando arriveranno i corpi speciali. Dino e Franco Ramponi sono in carcere a Montorio e furono bloccati all’esterno del casolare esploso. La sorella Maria Luisa invece è ancora ricoverata nel reparto grandi ustionati dell’Ospedale Borgo Trento, il 14 ottobre era stata lei a innescare con un accendino le molotov che hanno fatto esplodere le bombole. L’esplosione e il crollo del casolare hanno ucciso i carabinieri Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, e ferito 27 persone delle forze dell’ordine che erano intervenute per eseguire lo sfratto e la perquisizione alla ricerca delle armi. (Servizio di Valentina Visentin)


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