29/06/2021 PADOVA – Il giugno antoniano giunge al suo termine. Mercoledì sera la basilica del Santo ospiterà il tradizionale concerto dei Solisti Veneti. Un mese di grande devozione con momenti che tutti ricorderemo come l’arrivo in Basilica e poi il ritorno a Venezia della reliquia dell’avambraccio di Sant’Antonio. || Il concerto di Giovanni Allevi in basilica venerdì 11 giugno, poi il 13 giugno, festa di sant’Antonio, con lo storico ritorno a Padova della reliquia dell’avambraccio del santo conservata a Venezia, nella basilica della Madonna della Salute dal 1652. Un giugno antoniano segnato dalla grande fede verso il santo dei miracoli e dal ritorno dei pellegrini da tutta Italia, qualcuno anche dall’Europa, con un evento storico che Rete Veneta, emittente del network Medianordest, ha portato in tutte le vostre case. Straordinario e commovente l’amore della gente per Antonio. Lo stesso amore testimoniato dalle seimila persone che hanno sfidato il caldo e affollato le rive del fiume Brenta domenica 20 giugno, quando la reliquia, dopo una settimana di venerazione da parte dei fedeli sull’altare maggiore della Basilica, è tornata in laguna riaccompagnata alla Salute sulla dogaressa con un corteo acqueo sul Canal Grande. Un santo che esce tra la sua gente, per benedirla e accoglierla in questo momento di rinascita, Antonio, frate francescano di origine portoghese. In suo onore, come da tradizione ormai, i Solisti Veneti chiuderanno il giugno antoniano con un concerto che inizierà alle 21. Diretti dal maestro Giuliano Carella e con la partecipazione del mezzosoprano Marta Pluda, il concerto segnerà anche la conclusione del 250° anniversario dalla morte di Giuseppe Tartini, primo violino e maestro de concerti del Santo fino all’anno della sua morte avvenuta nel 1770. (Servizio di Chiara Gaiani)


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