09/07/2021 PADOVA – Palazzo della Ragione rientra a pieno titolo tra i momumenti destinati alla candidatura Unesco di Padova Urbs Picta. Sotto gli affreschi de quattrocento gli esperti dell’Università di Padova hanno trovato tracce di dipinti del trecento e del passaggio di Giotto e della sua Bottega. Ecco le immagini di questa scoperta. || Quella che ad un veloce colpo d’occhio sembra la criniera di un leone è in realta quel resta di un’aureola di un affresco trecentesco che adornava palazzo della Ragione negli anni di Giotto a Padova, molto prima del 1420 quando un incendio distrusse parzialmente l’edificio facendo crollare il tetto e il soffitto ligneo che secondo le cronache dell’epoca era statao dipinto proprio dal maestro fiorentino. Questa è solo una delle scoperte che gli eperti di conservazione dei beni culturali dell’Università di Padova hanno fatto analizzando i cicli di affreschi del 1430. Un’indagine voluta dal Comune su richiesta dell’Icomos il braccio tecnico dell’Unesco, che dopo il primo sì, proprio tra il 24 e il 27 luglio dovrà esprimersi definitivamente sulla candidatura di Padova Urbs Picta come patrimonio dell’Umanità. Oltre alla criniera del leone, gli studiosi del Centro Ciba dell’Università di Padova ha anche trovato evidenze del trecento rilevate dallo scanner nel dipinto di un angelo. Una conferma ulteriore dell’esistenza di cicli pittorici realizzati nel 1300 e che secondo documenti storici sarebbero stati eseguiti da Giotto e dalla sua bottega. Le tecniche usate dagli esperti hanno rilevato con gli infrarossi la presenza di vecchi buci dove nel trecento erano allocate le travi dell’antico solaio ligneo dipinto da Giotto e distrutto nell’incendio del 1420 e di cui rimane traccia solo in un affresco all’interno di Palazzo della Ragione. – Intervistati ANDREA COLASIO (Assessore alla Cultura Comune di Padova), Ing. RITA DEIANA (Dir. CIBA Università di Padova) (Servizio di Valentina Visentin)


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