28/07/2021 VICENZA – Capanonni isolati tra il vicentino, il padovano e il veronese diventati luoghi di stoccaggio per rifiuti tessili. L’indagine dei carabinieri del Noe di Firenze || Scarti della lavorazione tessile da Prato stoccati in capannoni in disuso anche in Veneto ed in particolare nelle provincie di Vicenza, Padova, Verona e Rovigo. A far emergere l’illecito traffico la Dda di Firenze che ha chiuso il fascicolo delle indagini preliminari condotte da carabinieri del Noe. 19 le persone e 6 le aziende anche venete accusate a vario titolo di reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al compimento di un traffico organizzato di rifiuti, alla truffa alla gestione illecita di rifiuti. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri i rifiuti anziché essere trattati e smaltiti venivano appunto accumulati in capannoni non più in uso e posti in zone isolate. In soli tre mesi sarebbero state gestite in questo modo almeno mille tonnellate di scarti tessili stipati in sacchi neri con un guadagno che si aggirerebbe sui 250mila euro. Un’indagini che prende avvio nel 2019 da un controllo di una ditta di gestione dei rifiuti pratese che grazie a prezzi stracciati si era imposta sul mercato ma priva di ogni necessaria autorizzazione (Servizio di Gabriella Basso)


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