05/08/2021 PADOVA – Il balletto dei numeri per il parcheggio della Prandina continua a far discutere la città. Interviene Legambiente che chiede al comune di ridimensionare l’area destinata alle auto || 1000, 500, assolutamente meno di 500 si continua a dare i numeri della Prandina in una tombola ferragostana che vede il Comune di Padova tirato per la giacchetta sia dai commercianti del centro che l’altro giorno hanno manifestato per chiedere un parcheggio da un migliaio di posti, che da Legambiente che vuole la riconversione ecologica dell’ex area demaniale e non accetta la proposta di Palazzo Moroni di 500 stalli per le auto. Anche gli ambientalisti – proprio come hanno fatto i commercianti ieri ma con altre intenzioni – portano cifre per confutare la loro posizione. Secondo le elaborazioni del Comitato Mura, presentate pubblicamente al Sindaco sergio Giordani nel 2019 alla fine del percorso partecipato promosso da Agenda 21, già un parcheggio di superficie da 492 posti occuperebbe di fatto la totalità delle aree disponibili portando l’abbattimento anche di 67 edifici non vincolati. Per Legambiente il raddoppio del parcheggio esistente non lascerebbe che marginali scampoli di verde, da cui è impossibile ricavare un parco unitario e si perderebbe la possibilità di realizzare un polo progettato dalle associazioni, per attività imprenditoriali sostenibili, culturali e sociali imperniate su un ampio parco pubblico. (Servizio di Valentina Visentin)


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