01/03/2022 RUBANO – Un viaggio lungo iniziato sabato e concluso stamattina quello dei volontari che hanno organizzato in un’ora la spedizione per portare in Italia i 63 bambini ucraini || E’ partito in piena notte, con cibo, acqua, due pullman e 5 autisti. Lungo la strada verso il confine polacco con l’Ucraina mille telefonate per risolvere il problema di documenti, visti e passaporti. Paolo Giurisato dell’associazione Isolachenonce di Teolo appena sceso dal pullman racconta così il suo viaggio per portare a Padova 63 bambini di due orfanatrofi di Leopoli. Un viaggio iniziato sabato sera dopo che Stefania Barbieri un’altra volontaria dell’associazione riceve una telefonata di aiuto da due bambini in fuga. Bambini che Stefania da anni ospita a casa sua d’estate con il progetto di accoglienza dei bambini di Chernobyl.Quando Paolo arriva al punto di incontro al confine polacco trova i bambini stremati e le loro accompagnatrici in fuga a da giorni dopo aver percorso chilometri e chilometri a piedi.Il viaggio è proseguito verso Varvasavia dove sono riusciti a fare i passaporti e i documenti necessari per arrivare in Italia e poi Padova.Alla vista del Seminario un sorriso sulle labbra e la luce negli occhi dei piccoli che ora sognano solo di vedere finire la guerra. – Intervistati PAOLO GIURISATO (Associazione Isolachenonce), STEFANIA BARBIERI (Associaizione Isolachenonce) (Servizio di Valentina Visentin)
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