15/03/2022 SAONARA – Dalla guerra al pauroso aumento dei costi per i carburanti e l’energia. Molte le preoccupazioni dei cittadini che si riversano anche sull’aumento di acquisti di beni di prima necessità come pasta e farina. I gestori dei supermercati: «La merce c’è e non ci sono problemi per il suo reperimento». || Il messaggio è di quelli che non lasciano spazio a fraintendimenti: non serve alcuna corsa agli acquisti, la merce sugli scaffali c’è adesso e ci sarà. Diversi i dati raccolti che fanno segnare su un prodotto principe come la pasta un aumento delle vendite di +40%. Analizzando il dato, i gestori della rete commerciale spiegano come più che i timori per il conflitto in corso abbiano potuto quelli per un possibile blocco dei tir a causa del caro gasolio. Problemi che sono determinanti anche sull’aumento di alcuni prezzi a partire da quello della stessa pasta.Rassicurazioni arrivano anche dal fronte materie prime. La pasta è realizzata da semola di grano duro proveniente soprattutto dal Canada. Anche dell’olio di semi le scorte sono sufficienti. A correre all’acquisto, nel timore di possibili rialzi, sono state piccole attività come friggitorie e trattorie, da qui, i cartelli con i limiti. – Intervistati CARLO BROCCARDO (Direttore Vendite Gruppo Alì) (Servizio di Chiara Gaiani)


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