18/03/2022 VENEZIA – Il presidente Zaia ha fatto il punto sull’accoglienza dei rifugiati ucraini in Veneto, oltre 11 mila quelli transitati da inizio emergenza || Ad oggi sono 5900 i rifugiati ucraini alloggiati in veneto presso familiari o negli hub regionali. 4 su 10 hanno meno di 14 anni, 1 su 2 ha tra i 15 e i 50 anni, le donne rappresentano il 71% degli arrivi dunque complessivamente l’85% dei profughi presenti in Veneto è composto da donne e bambini. Dall’inizio del conflitto in Ucraina nella nostra regione sono stati effettuati 11mila 331 tamponi con un tasso di positività del 2,7%. Tutti i testi positivi vengono sequenziati per verificare se si tratti di Omicron o di varianti nuove. Una trentina le persone finora ricoverate, attualmente negli ospedali della regione si trovano 20 persone tra loro 14 bambini, nella maggior parte dei casi pazienti oncologici. 197 invece i profughi ospitati nei tre hub regionali di prima accoglienza: 97 a Isola della Scala, 18 a Valdobbiadene e 85 a Noale struttura ora chiusa per un piccolo cluster. Sul fronte dell’accoglienza diffusa sono 4500 le telefonate da parte dei cittadini che hanno messo a disposizione al momento 9200 posti letto, le donazioni hanno invece superato il mezzo milione di euro. Ma se dovessero essere confermate le stime che parlano di 50 mila persone in arrivo in Veneto nelle prossime settimane saranno necessarie altre misure. Intanto il Veneto ha donato alla protezione civile nazionale l’ospedale del Qatar regalatole durante la pandemia: la struttura potrebbe essere trasportata al confine con l’Ucraina. – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto) (Servizio di Francesca Bozza)


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