28/04/2022 PADOVA – Finsero di essere in grave difficoltà economica e sottrassero 370mila euro a don Albino Bizzotto dei “Beati i costruttori di pace”: era un raggiro. In tribunale hanno patteggiato. || Undici persone di origine sinti hanno patteggiato davanti al giudice pene variabili tra un anno e un anno e dieci mesi di carcere per circonvenzione d’incapace ai danni di don Albino Bizzotto, 82enne sacerdote e fondatore del gruppo “Beati i costruttori di pace”. Gli undici dovranno anche restituire una parte dei 370 mila euro che riuscirono a ottenere da don Albino tra il luglio 2018 e l’agosto 2020. Il rito alternativo è stato accettato dal Pubblico Ministero anche perché alcuni degli undici patteggianti hanno promesso di intraprendere una vita onesta con un lavoro. La pena assegnata è stata aggravata dal pesante danno patrimoniale causato e per aver preso di mira un ministro del culto cattolico. Inoltre il gruppo aveva sottoposto don Bizzotto a una vera persecuzione telefonica con ben 14mila telefonate per farsi aiutare economicamente e per false necessità. Il sacerdote aveva dato denaro suo e dell’associazione fino a quando i conti non tornarono più e si decise a presentare denuncia. Gli imputati, uomini e donne, risiedono tra Padova, Vigonza, Cadoneghe, Santa Maria di Sala, Montecchio Maggiore e Napoli. (Servizio di Guido Barbato)


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