24/05/2022 SAN PIETRO IN GU – Sono tutte giovanissime le vittime dello schianto della Postumia avvenuto a San Pietro in Gu venerdì scorso. Identificate grazie alle improte digitali, stavano tornando a casa dopo aver trascorso la giornata a lavorare in un vigneto || Oltre a Soufiane marocchino di 22 anni alla guida della Multipla, nella gabbia di lamiere divelte dallo schianto lungo la Postumia sono morti altri due suoi connazionali di 19 e 26 anni e un ragazzo nigeriano di 27 anni. Sono stati identificati tutti e quattro gli stranieri morti nel tremendo incidente stradale avvenuto a San Pietro in Gu, le questure di Padova e Vicenza sono risaliti alle loro identità grazie alle impronte digitali. Uno dei due supersititi dopo essere stato ricoverato a Cittadella è tornato a casa a Cologna Veneta, comune del veronese dove viveva insieme ad alcuni dei sei e da dove ogni mattina partiva per andare a lavorare nelle campagne venete. Sulla morte di questi giovani ragazzi incombe l’ombra del caporalato. L’auto su cui viaggiavano era un vecchio modello di fiat multipla intestato ad una cooperativa che nel 2019 era finita sotto inchiesta proprio per lo sfruttamento di stranieri nei campi di tabacco. In carcere era finito un caporale marocchino. Secondo le prime ammissioni dei due superstiti quel giorno i sei africani si erano svegliati alle quattro del mattino per andare a lavorare in un vigneto, venivano pagati sei euro l’ora e l’auto su cui viaggiavano era vecchia e forse senza manutenzione da anni. (Servizio di Valentina Visentin)


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