01/06/2022 PERNUMIA – Il caso di caporalato in agricoltura nella Bassa Padovana. Ai domiciliari un cittadino marocchino di 30 anni accusato dello sfruttamento di 23 persone. A notare lo strano andirivieni nella piazza di stranieri, i cittadini di Pernumia che si sono rivolti al sindaco. || Paesi piccoli, comunità dove non sfuggono movimenti inusuali. Lo erano anche le passeggiate di giovani stranieri nella piazza del paese di Pernumia. Nessuno poteva immaginare che fossero persone sfruttate nei campi sotto minaccia e per un misero compenso, costrette a lavorare 15 ore di seguito, senza sosta. marocchini, gambiani, senegalesi. L’indagine Terra Promessa dei carabinieri, con l’arresto di un marocchino di 30 anni, colui che tirava le fila di un’impresa redditizia, ha portato alla luce quanto accadeva. I cittadini sospettosi si erano già più di un anno fa rivolti al sindaco Marco Montin che si è rivolto ai carabinieri di Monselice. Un’indagine che riporta alla luce il grave problema della manodopera in agricoltura. Il sindaco difende le aziende del territorio. La sede legale dell’attività riconducibile al cittadino marocchino agli arresti domiciliari si trovava nel comune di Stanghella, Pernumia era un crocevia, un punto di passaggio secondo il sindaco. L’attività giudiziaria va avanti, il problema dei raccolti nei campi e della difficoltà a reperire manodopera resta. – Intervistati In collegamento telefonico MARCO MONTIN (SINDACO DI PERNUMIA) (Servizio di Chiara Gaiani)


videoid(rWVcZz7jhfE)finevideoid-categoria(servizio_tg)finecategoria