12/08/2022 CARCERI – I costi dell’energia elettrica e un paradosso con cui si trovano a dover fare i conti molte aziende. Siamo stati a Carceri, nell’allevamento di galline ovaiole di Michele Barbetta. Il tetto coperto da dieci anni da pannelli fotovoltaici, ma per l’energia elettrica consumata a luglio dovrà pagare più di 39.000 euro. || 14.859 euro pagati a luglio 2021, 39.295 euro a luglio 2022 e un tetto coperto dal 2010 dal fotovoltaico con un investimento di oltre un milione di euro che gli ha consentito di produrre 66.000 kilowatt a luglio che il Gse, l’ente fornitore di energia elettrica, gli pagherà meno di 4.000 euro. E’ incredulo e amareggiato Michele Barbetta titolare con i due figli di un allevamento di 280.000 galline ovaiole a Carceri nella Bassa Padovana prima di essere presidente di Confagricoltura Padova. Una bolletta del genere non se l’aspettava. Azienda energivora la sua, da qui l’investimento, con una situazione complicata da un luglio caldissimo con necessità di abbassare le temperature all’interno dell’allevamento per permettere agli animali di produrre uova. Galline che qui erano rientrate da poco, perché come gran parte degli allevamenti della Bassa Padovana, anche l’azienda di Michele Barbetta era stata colpita dal virus dell’influenza aviaria a fine autunno. Ma siccome al peggio sembra davvero non esserci mai fine, oltre a pagare queste bollette, aziende come la sua – sulla base di quanto previsto dal decreto sostegni Ter del governo Draghi, dovranno anche restituire dei soldi. – Intervistati MICHELE BARBETTA (Presidente Confagricoltura Padova) (Servizio di Chiara Gaiani)


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