07/09/2022 MONSELICE – Dopo otto anni di servizio, lascia l’ospedale di Schiavonia il cappellano don Marco Galante. Nel novembre 2020 aveva deciso di vivere con malati e sanitari all’interno dei reparti del Covid Hospital. || Ci sono i volti di chi il Covid l’ha sconfitto e vinto, ci sono quelli di chi ha visto in don Marco Galante un sorriso, una carezza, una benedizione prima di lasciare la vita lontani da tutto e da tutti, senza il conforto di parenti e amici. Ci sono poi i volti, le sofferenze e le gioie di chi in questi lunghissimi anni di pandemia ha cercato di guarire i malati: medici, infermieri, operatori sociosanitari degli ospedali riuniti Padova Sud, meglio noto con ospedale di Schiavonia, per lunghi mesi il Covid Hospital del Veneto. E’ stato uomo di speranza don Marco Galante che dopo otto anni di servizio come cappellano di questo ospedale dove ha scelto di vivere 24 ore su 24 a novembre 2020 quando la pandemia ha colpito duro, lascia Schiavonia per diventare parroco a Padova. Durante la celebrazione eucaristica vissuta nell’androne dell’ospedale, grande la commozione e la gratitudine per il servizio svolto. Una gratitudine espressa a don Marco anche da Papa Francesco che gli aveva telefonato a sorpresa abbracciandolo con parole di vicinanza ed esortandolo a non accostarsi mai al malato per abitudine. (Servizio di Chiara Gaiani)


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