09/09/2022 PADOVA – Confronto serrato al tavolo convocato in provincia con i dirigenti scolastici degli istituti superiori di Padova per discutere l’applicazione della settimana corta. Il dialogo è aperto, ma i vertici di Palazzo Santo Stefano hanno incassato dai presenti un coro di no. || Tavolo l’8 settembre, apertura della scuola il 12. E’ un fronte quasi compatto quello dei dirigenti scolastici che ascolta i dati presentati dalla provincia di Padova sui consumi elettrici e di riscaldamento dei 64 istituti superiori dislocati nel territorio a dire no. Il primo a spiegare le ragioni del no è il direttore dell’ufficio scolastico provinciale. In assenza di una dichiarazione di stato di emergenza dal governo, alle scuole mancherebbe la fonte normativa per agire. La strada da seguire è quella ordinaria che passa dai consigli di istituto. 400.000 euro di risparmio, un positivo effetto anche per i trasporti scolastici ha spiegato ai dirigenti la provincia di Padova. Un discorso più che rinviato insomma che trova però anche una parte della scuola favorevole. Al Calvi, storica ragioneria della città, dall’anno scolastico 2023/2024 tutte le classi passeranno alla settimana corta. Tutti concordi nella necessità di un risparmio energetico, molti nei giorni scorsi avevano chiesto iniziative strutturali. – Intervistati ROBERTO NATALE (Direttore Ufficio Scolastico Provinciale), LUIGI ALESSANDRO BISATO (Consigliere Delegato Pubblica Istruzione Provincia di Padova), GIUSEPPE TURETTA (Dirigente Scolastico Itc Calvi) (Servizio di Chiara Gaiani)


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