11/01/2023 PADOVA – Sul resaturo della statua del Gattamelata continua lo scontro a distanza tra Vittorio Sgarbi e la Delegazione Pontificia || Ci vorrà qualche mese prima che la commissione tecnico scientifica istituita dalla Delegazione Pontificia per esaminare il Gattamelata possa redarre un rapporto sullo stato di salute del capolavoro di Donatello, ma a tenere banco in questi giorni sono le polemiche e gli strali che il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi sta lanciando al team di esperti incaricati dalla Santa Sede. Il critico d’arte l’ha definita “La commissione Vaticano, che non può esprimere parare, casomai può dare qualche consiglio” l’importante che a darlo sia Fabrizio Magani Soprintendente dei Beni Archeologici per Venezia, Padova, Treviso e Belluno, l’unica persona che secondo Sgarbi ha l’autorità per farlo. La Delegazione Pontificia, dopo un giorno di silenzio, ha deciso di rispondere alla nota di Sgarbi sottolineando che ben ha presente che la fase autorizzativa è di competenza dello Stato, e proprio per questo si è mossa – fin dagli inizi – condividendo qualsiasi iniziativa con la Soprintendenza. La Delegazione Pontificia specifica di aver seguito quanto la normativa vigente impone ai soggetti proprietari di un bene culturale: ovvero condurre studi e ricerche volti ad elaborare progetti di restauro scientificamente fondati, sui quali il Ministero della Cultura ha l’ultima parola. Il soprintendente Magani ne è alla guida e ha già espresso alcune considerazioni relative alle criticità riscontrate nel basamento del monumento equestre. Prima della visita alla statua lunedì ecco cosa ha detto sull’ipotesi dello spostamento della statua in un museo, ipotesi tanto osteggiata da Sgarbi. – Intervistati FABRIZIO MAGANI (Soprintendente Belle Arti) (Servizio di Valentina Visentin)


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