11/01/2023 PADOVA – Non più 33 anni e mezzo di carcere, ma “solo” 17. Sergio Bolognino, boss della ‘ndrangheta, in carcere per reati mafiosi compiuti tra Padova, Vicenza e Treviso, ha potuto usufruire di un cospicuo sconto di pena. || Sergio Bolognino, ritenuto un esponente della ‘ndrangheta da un decennio trasferitosi in Veneto, aveva ricevuto in primo grado una condanna a venti anni dopo l’operazione Camaleonte, per reati commessi tra Padovano, Veneziano e Trevigiano, e a 13 e mezzo in appello a Bologna per il processo Aemilia. Nell’aprile del 2013 a Galliera Veneta, aveva picchiato Stefano Venturin, titolare dell’azienda GS e minacciato la moglie. Era considerato il capo di un’organizzazione che entrava nel capitale di aziende in crisi, e in grado di movimentare milioni di euro in attività criminali. L’importante inchiesta “Camaleonte” aveva scoperto questo e Bolognino era ricorso in appello a Venezia sia per i reati commessi in Veneto sia per quelli finiti a processo in terra emiliana. Il suo avvocato, chiedendo la continuazione fra più sentenze (istituto previsto dal codice di procedura penale) in accordo con la pubblica accusa ha trovato un’intesa sulla pena finale, che riguarda più sentenze per lo stesso tipo di crimine. La difesa di Bolognino ha ottenuto una riduzione importante della pena totale da scontare in carcere da 33 anni e mezzo a 17, l’accusa la certezza della pena senza dover aspettare il terzo grado di giudizio. Bolognino è detenuto da nove anni nel carcere di Nuoro: davanti a lui ne avrà quindi altri otto. (Servizio di Guido Barbato)


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