25/03/2023 PADOVA – La riapertura dell’indagine sull’omicidio di Matteo Toffanin. Ieri è stato sentito per oltre quattro ore dal magistrato l’ex boss della Mala del Brenta Felice Maniero. || Un faccia a faccia durato oltre quattro ore quello tra Roberto D’Angelo, magistrato della procura di Padova, e Felice Maniero l’ex boss della Mala del Brenta in carcere a Pescara nell’ambito dell’indagine riaperta dopo oltre trent’anni sulla morte di Matteo Toffanin, il 23enne ucciso la sera del 3 maggio 1992 alla Guizza mentre rincasava con la fidanzata Cristina Marcadella. Un omicidio che da subito era sembrato un’esecuzione quello del giovane, morto per uno scambio di persona. Nel mirino dei killer c’era probabilmente Marino Bonaldo, oggi 70enne, soggetto che gravitava nel mondo della Mala. Due per ora le persone indagate per omicidio volontario Andrea Batacchi, in carcere, e Sergio Favaretto, attualmente a piede libero. L’ex boss, noto con il nome di Faccia d’Angelo, è stato sentito in carcere a Pescara dove sta scontando una condanna a quattro anni per maltrattamenti nei confronti della compagna. Qui ha fornito al magistrato informazioni utili ricostruendo i dettagli del contesto in cui sarebbe maturato l’omicidio costato la vita a un innocente. (Servizio di Chiara Gaiani)


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