09/05/2023 PADOVA – Sono quasi settecento le fratture del femore da fragilità curate dall’azienda ospedale università di Padova. Spesso il problema si ripresenta con disagi per i pazienti di solito grandi anziani. Per questo è nato un gruppo multidisciplinare per il trattamento. || Dolorose e invalidanti per il paziente e la famiglia, costose per il sistema sanitario nazionale. E’ un problema in costante aumento quello delle fratture del femore da fragilità. Solo a Padova, l’azienda ospedaliera ha trattato 673 casi nel 2021 in soggetti con età media di 82 anni. Per questo il centro regionale osteoporosi con sede a Padova all’interno della clinica medica 1°, ha attivato un gruppo di lavoro multidisciplinare, unico in Veneto, con l’obiettivo di evitare che, come spesso accade, a una prima frattura del femore ne segua nell’arco di un anno una seconda. La maggior parte dei pazienti arriva in ospedale con frattura del femore ma non in trattamento per l’osteoporosi. I pazienti dimessi dopo il ricovero e seguiti dalla Fls escono con terapia farmacologica calibrata e supplementi di vitamina D. Una malattia conosciuta e trattata l’osteoporosi da cui deriva la fragilità delle ossa dello scheletro che non riguarda solo le donne. – Intervistati SANDRO GIANNINI (Responsabile Centro Regionale Osteoporosi) (Servizio di Chiara Gaiani)


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