13/05/2023 PADOVA – Restano in tenda gli studenti universitari, intanto dal comune di Padova arriva la prima risposta al problema degli affitti introvabili || Dopo il sindaco Giordani e la rettrice Mapelli, questa mattina c’è stato l’incontro tra il presidente dell’Esu Giuseppe Maschera e gli studenti che da mercoledì pomeriggio sono accampati davanti all’università per denunciare il caro affitti e l’emergenza abitativa cercando di sollecitare l’attenzione delle istituzioni. Un incontro propositivo, gli studenti hanno chiesto all’Ente di rendere le mense gratuite per gli studenti che sono rimasti esclusi dalle borse di studio. L’ente regionale per il diritto allo studio ha ricordato che la sua azione è rivolta agli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, e non ha autorità sulla disponibilità di alloggi e sulle tariffe. A inizio anno sono stati inaugurati 125 nuovi posti alloggio. Da inizio 2022, la disponibilità di posti alloggio dell’Esu di Padova è aumentata del 15% e per l’anno accademico 2023/2024 la volontà è quella di arrivare ad un ulteriore incremento di 40 posti. Inoltre buone notizie arrivano anche dal comune di Padova. L’amministrazione comunale infatti sta pensando di azzerare l’Imu per gli immobili sfitti a chi affitta agli studenti a canone concordato.  In realtà già da tempo il comune di Padova promuove delle politiche abitative a sostengno di chi affitta agli stundenti. Nell’ultimo anno sono state rimodulate le aliquote Imu che sono state ridotte a chi affitta agli universiatri con canone concordato, un’ulteriore riduzione è prevista per chi affitta con un canone inferiore al 15% rispetto al massimo affitto previsto dalle tabelle degli accordi territoriali. Gli studenti però continueranno a rimanere accampati fino a quando non verranno ricevuti dal presidente Zaia e dall’assessore regionale all’Istruzione. (Servizio di Valentina Visentin)


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