19/07/2023 SANTO STEFANO DI CADORE – L’immagine degli alberi schiantati come birilli, case scoperchiate e negli occhi di residenti e turisti ancora incredulità e paura. L’eccezionale evento meteo che ieri pomeriggio ha sferzato il Bellunese, con particolare rigore nella zona di Campolongo di Santo Stefano di Cadore, ha causato danni ingentissimi. Il presidente Zaia in mattinata ha firmato lo stato di emergenza regionale. || Guarda la sua auto sconsolata e piange questa turista di Mestre che ieri pomeriggio ha vissuto momenti di puro terrore a Campolongo di Santo Stefano di Cadore. Una bufera di vento, con raffiche oltre i 140 km/h, si è incanalata nella valle attraversata dal Piave e ha scoperchiato case e schiantato gli alberi caduti uno dopo l’altro come birilli.Una mini Vaia. La descrive così chi si è trovato di fronte a immagini che emotivamente hanno richiamato lo squarcio al cuore provocato dalla tempesta del 2018. I soccorsi si sono concentrati a Campolongo ma vento, pioggia e grandine hanno causato danni a macchia di leopardo in Agordino e in Cadore fino alla Valbelluna. I vigili del fuoco in massa si sono subito mobilitati, effettivi e volontari da tutta la provincia, con ogni mezzo a disposizione e con l’aiuto dei colleghi di Treviso, Padova, Vicenza e Verona. – Intervistati PATRIZIO GASPERIN (ISPETTORE VIGILI DEL FUOCO BELLUNO), IGOR CASANOVA (GESTORE CAMPING COMELICO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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