02/08/2023 PADOVA – E’ tra i fiori all’occhiello dell’azienda ospedaliera di Padova la terapia intensiva pediatrica. Un reparto nato nel 1990 che nella nuova pediatria avrà fino a 17 posti letto. || Dieci i posti letto attuali, 450 i pazienti fino ai 18 anni trattati ogni anno dall’équipe della Terapia Intensiva Pediatrica dell’azienda ospedaliera di Padova. Un’intuizione che la medicina padovana ebbe nel 1990 perché un bambino, un adolescente non è un piccolo uomo, è e resta un bambino. Nell’edificio della nuova pediatria, questo reparto che lavora in simbiosi con altri dell’ospedale in settori delicatissimi come quelli degli interventi al cuore o dei trapianti in piccoli pazienti, avrà uno spazio maggiore. Bambini e adolescenti che entrano in terapia intensiva rischiano la vita. Per molti è necessario l’intervento dell’Ecmo, una macchina che permette la circolazione extracorporea. A Padova, centro di riferimento nazionale, l’intervento è gestito con tecniche di avanguardia e un paziente che entra con l’80% di possibilità di morte, raggiunge il 70% di possibilità di sopravvivenza. Tecnica e umanità sono fondamentali spiega il direttore Angela Amigoni in un reparto dove si lotta fianco a fianco con i genitori per il risveglio e la salute dei bambini in stanze con le pareti colorate. E una volta dimessi, il contatto tra operatori e famiglie non si spezza. – Intervistati GIUSEPPE DAL BEN (Direttore Generale Azienda Ospedaliera ), LIVIANA DA DALT (Direttore Dipartimento Salute Donna e Bambino), ANGELA AMIGONI (Direttore Terapia Intensiva Pediatrica) (Servizio di Chiara Gaiani)


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