27/09/2023 PADOVA – L’omicidio di Brusegana a Padova, sul lungargine Boschetto. Sul posto la polizia ha ritrovato un laccio che potrebbe essere stato usato per legare le mani del tunisino ucciso sei mesi fa. || C’è una possibile svolta nell’indagine sulla morte di Oualid Khlifi, il 39enne tunisino trovato senza vita lo scorso 5 marzo lungo la riva del Bacchiglione a Brusegana in lungargine Boschetto. Gli investigatori hanno rilevato infatti tracce di DNA in un laccio ritrovato sul luogo dell’omicidio. Secondo gli inquirenti potrebbe essere il cordino che è stato usato per legare la mani della vittima prima che fosse gettata in acqua. Il reperto è stato mandato alla polizia scientifica per essere analizzato per verificare se il dna presente sia compatibile con uno di quelli registrati nelle banche dati delle forze dell’ordine, un passaggio chiave che permetterebbe di dare un nome all’assassino o a qualcuno presente mentre il 39enne veniva ucciso, una traccia che permetterebbe di far luce su una morte che resta ancora avvolta nell’ombra dopo 6 mesi. La vittima era stata vista per l’ultima volta la sera del 4 marzo in un bar di Brusegana da dove si era allontanato con un uomo per dirigersi verso l’argine che sarebbe andato via prima dell’aggressione al 39enne. Adesso saranno le indagini scientifiche sul laccio a provare a dare un nome all’assassino di Khlifi. (Servizio di Francesco Rataj)


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